venerdì 21 ottobre 2011

Recensione: Le luci di settembre

 La vita sembrava tranquilla e semplice, ma allo stesso tempo aveva più pieghe di una tenda bizantina.
Carlos Ruiz Zafon, Le luci di settembre

Titolo: Le luci di settembre
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Pagine: 268 p., rilegato
Prezzo: Prezzo di copertina € 19,00
Editore: Mondadori 2011 
Genere: Avventura, mistero 
Scheda su Anobii: qui 

Trama: Durante l’estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all’improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jahn in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l’uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato – e che sembrano avere vita propria – mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l’armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l’oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre.

Note dell'autore: Caro lettore, Le luci di settembre è il mio terzo romanzo e fu pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1996. Quanti hanno già letto i miei ultimi romanzi, L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo, forse non sanno che i primi quattro che ho scritto furono originariamente pubblicati nella narrativa per ragazzi. Nonostante fossero destinati soprattutto a lettori giovani, la mia speranza era di coinvolgere persone di ogni età. Nello scrivere quelle pagine ho cercato di creare il genere di narrativa che avrei apprezzato da ragazzo, ma che avrebbe continuato a interessarmi a ventitré anni, o a quaranta, o a ottantatré. Per lungo tempo i diritti di questi libri sono stati "intrappolati" in una disputa legale, ma adesso tali romanzi possono finalmente raggiungere i lettori di tutto il mondo. Sin dalla prima pubblicazione questi lavori hanno trovato benevola accoglienza da parte di giovani e meno giovani. Mi piace credere che il racconto trascenda qualsiasi limite di età e spero che coloro che hanno apprezzato i miei romanzi per adulti saranno tentati di esplorare queste storie di magia, mistero e avventura. Infine, per tutti i nuovi lettori, mi auguro che anche questi vi siano graditi, adesso che siete in procinto di iniziare la vostra personale avventura nell'universo dei libri.
Buon viaggio, Carlos Ruiz Zafón. febbraio 2010.

La mia opinione: Romanzo per ragazzi come spiega l'autore stesso all'inizio del libro come riportato sopra. Non molto lungo, scorre abbastanza velocemente nell'evolversi di un'avventura carica di mistero. C'è il cattivo di turno, l'amore e il lieto fine tutte cose che possono rendere il romanzo scontato, ma io l'ho trovato ugualmente bello, oserei dire emozionante, anche un pò triste per un'amore e una esistenza non vissuta a pieno. Non vi nascondo che alla fine ho anche versato qualche lacrima, ma non prendetemi per pazza forse è la gravidanza. Lo stile in cui scrive Zafón mi piace parecchio, ma come già detto nel post sull'autore dipende un pò dai gusti può piacere come no.

Il mio post sull'autore: qui
La lettera di Ismael: qui con cui inizia il romanzo
La lettera di Irene: qui con cui finisce il romanzo

Voi cosa ne pensate? L'avete letto? ogni commento sarà ben accetto :)

1 commento:

  1. Questo libro è quello che mi è piaciuto di più di tutta la trilogia: l'ho trovato davvero magico e misterioso. Anche io l'ho terminato con le lacrime agli occhi...ma non sono incinta

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