domenica 30 dicembre 2012

RECENSIONE: Io vedo dentro di te

Titolo: Io vedo dentro te
Autore: Alexia Bianchini
Pagine: 240 p.
Prezzo: 16 euro versione cartacea, 5 euro versione eBook (Pdf, ePub e Mobi)
Editore: CIESSE Edizioni (collana Silver)
Genere: Fantascienza
Scheda su Anobii: qui

La mia opinione: Protagonista del romanzo di Alexia Bianchini è Christopher, giovane ragazzo che eredita geneticamente una grave malattia della pelle, che però conferisce un dono molto importante. Infatti grazie al suo dono Christopher riesce a vedere nei ricordi delle persone che tocca, rivivendo da protagonista le varie situazioni ed emozioni delle persone. 

Il dono, Christopher, lo eredita dalla nonna Adelaide. Inizialmente non accetta di dover subire questa sorte, poiché la malattia porta gravi conseguenze a livello fisico (con la perdita dei capelli, e la comparsa nel corpo di piaghe). Attraverso un lungo percorso, grazie anche al sostegno della nonna e della fidanzata Cassandra (che non abbandona l'amato, anzi lo vede bello malgrado le sue piaghe), riuscirà ad accettare meglio la sua condizione. 

Il mondo in cui vive Christopher è condizionato dalla scoperta di questo dono, presente solo in alcuni privilegiati, e viene utilizzato dal sistema giudiziario per vedere dentro i ricordi delle persone e giudicarle di conseguenza. Nascono cosi, in tutto il mondo, i centri Xerobio, che riuniscono giovani con tali capacità. Essi vengono collegati a dei connettori per giudicare i condannati. Sacrificano la loro vita, ma in compenso ricevono alti compensi per i loro servizi. Christopher però si differenzia da tutti gli altri Xerosi, perché non gli servono i connettori, per ampliare i suoi poteri, ma gli basta semplicemente toccare la pelle delle persone. 

A 18, entra nel Centro Xerobio di Milano, la città in cui è ambientato il romanzo, dove lo aspetterà un duro anno di allenamento. Non immagina certo di essere una pedina, vittima del sistema in cui vive. La fidanzata Cassandra viene allontanata dal sistema, perché non è permesso agli Xerosi avere una fidanzata. Anche la nonna viene a mancare come punto di riferimento e Chiristopher si ritrova solo, ben presto scopre che non è tutto oro quello che luccica e il sistema in cui è entrato a far parte ha vari lati oscuri. E qui mi fermo non volendo rovinare a nessuno il finale. 

Il romanzo nella sua totalità risulta essere molto scorrevole e di facile lettura, appassiona il lettore e velocemente si arriva alla sua conclusione. I temi trattati sono molto profondi e interessanti, e lasciano la possibilità al lettore di riflettere anche dopo la lettura. Inoltre quello dei mondi alternativi (distopici), è un tema molto attuale, mondi del tutto simili al nostro che si differenziano solo per qualche sfumatura. Sfumatura che però rende l'ambiente diverso e la vita completamente differente rispetto alla nostra, come in questo caso dove ogni persona vive con la paura di essere spiata nei pensieri e di finire rinchiusa in carcere. 

Poche sono le persone intenzionate a combattere il sistema in cui vivono, tutti lo accettano per buoni a priori senza porsi la domanda se sia giusto o sbagliato quello che avviene. Solo Christopher si opporrà a tutto ciò, ribaltando le convinzioni sopite del suo mondo. 

Un altro tema interessante del romanzo è quello di accettare le persone per quello che sono interiormente, al di là del loro aspetto fisico, tema anche questo molto attuale, in una società come la nostra interessata solo all'apparire. 

Consigliato quindi agli amanti della fantascienza per i temi trattati, ma anche a chi è poco addentrato nel genere visto che il romanzo ha la capacità di rivolgersi a un vasto pubblico di lettori. 


Link Per l'acquisto: 

mercoledì 12 dicembre 2012

ANTEPRIMA: Petali di sangue

Titolo: Petali di sangue
Autore: Emma K. Clarke
Pagine: 216 p. 
Prezzo: € 1,99 (e-book kindle) 
€ 12,48 (versione cartacea su amazon) 
Editore: autopubblicazione su amazon 
in versione e-book e cartacea 
Genere: urban fantasy 
Scheda su Anobii: qui

Trama: L’armonia del mondo si conserva negli anni grazie al delicato equilibrio che si è generato tra immortali, umani, creature sovrannaturali e magiche. Questa pacifica convivenza giungerà al termine quando alcuni immortali verranno assassinati nella dimora del loro sovrano Henry Carter, vampiro dal XVII secolo. A indagare su quanto accaduto sarà Giosy Mc Grey, “Amministratrice nazionale degli affari pubblici tra umani e creature immortali magiche”, capo del Distretto di Polizia della città e ultima discendente della più antica stirpe di streghe della nazione. "Petali di sangue" è un romanzo incredibile, lo sfondo perfetto per una storia romantica quanto intrigante e misteriosa, che permetterà ai nostri giovani protagonisti di comprendere non solo il presente, ma anche il loro passato; un passato oscuro e crudele che separò le loro anime e i loro cuori per molti anni, aiutandoli ad accettare l’inevitabile destino.

Pagina facebook del romanzo: https://www.facebook.com/petalidisangue?ref=ts&fref=ts

Note sull'autore: Emma K. Clarke è lo pseudonimo della giovane autrice emergente Silvia Tessari. Studente di Geologia all'università, amante degli animali (possiede ben quattro gatti e un cane). Da piccola odiava leggere e scrivere, passione che è nata poi dopo le scuole superiori. Divoratrice di libri, ha deciso infine di scriverne uno proprio. Dice di sè "Il “gioco” della scrittura ben presto divenne una vera e propria passione dalla quale non mi staccai più. Oggi posso dir di essere una persona con molti dubbi e con tantissime passioni, forse troppe. Oltre a scrivere, canto in un coro e prossimamente in un gruppo Epic Metal, mi diletto in cucina, leggo tantissimi libri e aspetto ogni anno con trepidazione il Natale, sperando di vedere la neve e l’eroe di tutti i bambini: Babbo Natale."


USCITO: 5 dicembre 2012

ACQUISTO: qui ebook o qui cartaceo

domenica 9 dicembre 2012

INTERVISTA A: Eva Fairwald

Intervista a Eva Fairwald

Oggi vi propongo una nuova intervista all'autrice del romanzo L'ombra del sole, Eva Fairwald. In questo post potete leggere la mia anteprima del romanzo in questione: ANTEPRIMA

Ciao Eva Fairwald, benvenuta nel mio blog. Mi fa piacere poterti intervistare. Iniziamo subito, immagino che il nome Eva Fairwald sia uno pseudonimo, come mai questa scelta?

Ciao, grazie per questa opportunità, mi fa molto piacere rispondere a queste domande.
Allora, Eva è il mio vero nome, mentre Fairwald l’ho inventato unendo la parola inglese “fair” cioè “chiaro” come i miei capelli e la parola tedesca “Wald”, che significa “bosco/foresta” che è il posto che amo di più… in tedesco perché è la mia lingua preferita. Ho scelto di cambiare il mio cognome perché quello vero è uno fra quelli in assoluto più diffusi in Italia ed è molto conosciuto anche nel mondo; poi anche perché voglio tenere separato ciò che riguarda l’ambito creativo e quello lavorativo, dove invece uso ovviamente il mio nome vero.

Parlaci della tua passione per la scrittura, quando è nata? Cosa rappresenta per te la scrittura?

Ho cominciato a scrivere in terza liceo in classe perché mi annoiavo molto ad ascoltare la mia professoressa di italiano e latino che ripeteva le stesse cose come un disco rotto. C’era chi disegnava, chi faceva il cruciverba, io ho iniziato a scrivere per svagarmi e passare il tempo. Oggi, a scuola e università concluse, la scrittura rappresenta ancora una valvola di sfogo, mi diverto molto a fare il demiurgo e a programmare la vita altrui.

Hai qualche genere preferito o qualche autore a cui ti ispiri?

Leggo un po’ di tutto in verità, anche se prediligo avventura, fantasy e storico. Devo dire di essere più urban fantasy nella scelta dei telefilm che nei libri, anche se sono una grande fan degli Shadowhunters e non vedo l’ora che esca il film. Cerco di non farmi condizionare e di mantenere una voce mia piuttosto che di ispirarmi ad altri autori.

Visto il nome del nostro blog, la domanda è d'obbligo, cosa pensi dell'urban fantasy come genere letterario?

Lo trovo coinvolgente. Io mi sono avvicinata al genere attraverso la TV perché quando andavo a scuola avevano cominciato a trasmettere Buffy e Charmed, da lì ho continuato ad amare questa categoria. Mi piace l’urban fantasy perché unisce la presenza di creature fantastiche dark che popolano l’immaginario comune da sempre con la vita moderna. Mi fa piacere pensare che quello che succede nell’urban fantasy potrebbe anche essere vero... seh... magari!

Il tuo primo romanzo, uscito da poco, è L'ombra del sole, un urban fantasy per young. Come mai questa scelta di target?

Perché ho una sorella appartenente alla fascia teen e mi piaceva l’idea di scrivere qualcosa che potesse trovare vicino alle sue esperienze. Inoltre, i teen mi sembrano più propensi a dare una chance ad una scrittrice sconosciuta.

Ci puoi parlare in generale dell'evoluzione del progetto, qualche retroscena. 
 
Il progetto è iniziato due anni fa, quando ero appena tornata dal mio anno all’estero con l’università. Ero proprio triste perché non volevo tornare in Italia, ma purtroppo non si possono fare più di due semestri nell’università partner. Nonostante fossi super impegnata con esami, tesi magistrale e nuovi corsi cercavo un modo per svagarmi e vivere un’avventura, così ho cominciato a pensare e scrivere. Retroscena... vediamo, beh questo romanzo è stato scritto quasi tutto in treno sul mio fedelissimo e adorato Asus Eee Pc da 8.9 pollici, che non è nemmeno più in produzione! Purtroppo ho fatto vita da pendolare, 1 ora di treno più ritardi tutti i giorni, andata e ritorno. Almeno scrivendo evitavo cadere in trance e di addormentarmi con la faccia contro il finestrino!

L'ombra del sole come titolo è stata la tua prima e unica scelta o avevi immaginato altri possibili titoli?

Si tratta dell’unica scelta. Ci sono rimasta un po’ male quando ho visto che ci aveva già pensato Wilbur Smith, però credo che questo titolo rappresenti bene la storia, perché
SPOILER
in realtà Heliodoro, l’antagonista da sconfiggere, non si vede fino alla fine della storia, è più come un’ombra sul destino di Dora e Riccardo. L’Impero del Sole cala come un’ombra anche su tutte le altre popolazioni rese schiave. Ecco perché non l’ho voluto cambiare.
Fine SPOILER

Sappiamo che la copertina è stata fatta interamente da te, come mai questa scelta? 
 
Eheh proprio ieri l’ho rifatta dopo aver ricevuto pareri negativi. Ci sono svariate ragioni. Prima di tutto non volevo problemi di copyright di nessun tipo per aver utilizzato immagini altrui. Poi sono appassionata di fotografia e grafica, anche se in entrambi i campi sono ancora una principiante assoluta, ma credo comunque di essere in grado di sfornare qualche cosa di carino ogni tanto. In secondo luogo, lo spirito di questa impresa è proprio quello di fare tutto per conto mio, quindi anche la copertina. Infine... pagare un buon grafico costa caro! Comunque io voglio diffondere ciò che scrivo, non le mie abilità grafiche. La copertina provvisoria era un ramo con delle foglie che nascondevano il sole e l’ho inserita nel booktrailer, ma come copertina era proprio scialba. La seconda, quella con il castello, è stata bocciata dal pubblico, anche se a me piace molto perché in quel castello succedono un po’ di cose! La terza e spero ultima... è più dark e vediamo come va!

Che messaggio vorresti lasciare a chi legge il tuo romanzo?

Non ho nascosto nessun messaggio, si tratta di puro intrattenimento, però analizzando i personaggi si può capire che secondo me non è tutto oro quello che luccica e che le insidie si nascondo ovunque.

La protagonista del romanzo è Dora, una ragazzina come tante, puoi parlarci un po’ del personaggio?

All’inizio ho preso spunto da me stessa, infatti il tragitto a scuola del primo capitolo è autobiografico... il fatto è che io sono sempre stata molto sulle mie e non mi sono mai fatta molti problemi, quindi se avessi continuato su quella strada non credo che la storia si sarebbe svolta in quel modo e, soprattutto, Dora sarebbe risultata antipatica di primo acchito. Se fossi stata in lei avrei chiesto a Connor di addestrarmi invece di correre spaventata. Io volevo invece un personaggio accessibile a tutte le ragazze appartenenti alla mia fascia target e quindi ho cercato di rendere Dora più vulnerabile e insicura rispetto a come sono io. Volevo che fosse facile immaginarsi di essere nei suoi panni.

Oltre a Dora, con quali altri personaggi faremo la conoscenza all'interno del romanzo?

Connor, incaricato della sua protezione. Lui è un Marchiato del Fuoco, significa che può sprigionare ondate di fuoco dalle mani e comandare questo elemento a suo piacimento. Fa parte dell’Unione Segreta ma è anche stato arruolato dall’Impero del Sole come Sorvegliante per combattere demoni e criminali. Quindi lui fa anche da spia dell’Unione oltre a salvare vite per conto dell’Impero. È un po’ scorbutico... ma ci si abitua!
Antonio Dalbrando, vampiro a capo delle forze armate dell’Unione Segreta e diretto superiore di Connor. Antonio dà ordini precisi e pretende la massima chiarezza, ma lui non è sempre così cristallino con tutti. Ha una figlia che si chiama Maira, amante delle sensazioni forti.
Riccardo, come Dora, è scampato ad un massacro e l’Unione Segreta ha bisogno di lui e delle sue capacità.
Sandro è uno stregone e deve proteggere Riccardo.
Daemon, un Decaduto, cioè un angelo caduto. È stato punito per un crimine gravissimo e sta espiando le proprie colpe, ma il passato gli farà visita continuamente. Si trova alla Biblioteca Storica con Dora, Riccardo, Sandro e Connor e si deve occupare della loro istruzione.
Questi sono quelli principali, ma ce ne sono altri.

Il romanzo è ambientato in parte in Italia, se non ho capito male, nel paese dove vivi, giusto?

Sì, siccome l’ho scritto per evadere da questa realtà che mi sta stretta, ho usato il mio paese come ambientazione di partenza e poi anche di ritorno, ad un certo punto. L’unica cosa che apprezzo del mio paese, a parte la campagna, è i castello sforzesco e quindi l’ho voluto includere.

In parte però è ambientato anche in una dimensione parallela, com'è questa dimensione?

L’altra parte, appunto, si svolge in una dimensione parallela che geograficamente è come la nostra, però è popolata da creature che riteniamo fantastiche. In quella dimensione convivono sia magia che tecnologia, alcune persone vi accedono quando sognano, mentre gli abitanti “regolari” possono andare e venire come vogliono anche attraverso dei mezzi pubblici particolari che anche Dora sperimenterà all’inizio della sua avventura.

Cos'è l'Unione Segreta, con cui la protagonista avrà a che fare? 

L’Unione Segreta si è formata negli anni per contrastare l’oppressione dell’Impero del Sole. Si estende in ogni strato sociale e prepara questo momento sin dalla fondazione. L’Imperatore Heliodoro ha conquistato gli altri popoli solo grazie alla superiorità militare e perché ha sterminato gli unici che erano logisticamente in grado di opporsi. L’Unione si propone di ristabilire le libertà soppresse da Heliodoro.

L'Unione Segreta rappresenta il bene contrapposto al male rappresentato dall'Impero del Sole, è corretto?

Non esattamente, perché anche l’Unione è variegata e non è composta solo dai “buoni”. Non ci sono personaggi solo buoni o solo cattivi, tutti seguono il proprio tornaconto, perfino Dora anche se nel suo caso di tratta di emozioni e non di scelte ragionate. L’Unione comprende forze composite che si sono unite contro un nemico comune in nome della libertà. Una volta tolto di mezzo Heliodoro potrebbero nascere conflitti di diversa natura.

Ci saranno colpi di scena nel romanzo?

Sì e no. Nel senso che alcune rivelazioni sono intuibili se si sanno scovare bene gli indizi sparsi qui e là. Altre cose sì, o almeno spero!

Quali sentimenti predominano nel L'ombra del sole?

L’incertezza e la determinazione.
Dora si trova costantemente in situazioni avverse che non sa come affrontare senza sbagliare. Ha paura di essersi lasciata trascinare in qualcosa di troppo grande e non vuole deludere le aspettative di nessuno. Come se non bastasse, si trova anche a dover convivere con un elemento come Connor, che la vorrebbe muta e diligente e con Daemon, che invece la incoraggia in tutto.
Per superare tutte queste avversità ci vuole tanta determinazione e questa non manca a nessuno dei personaggi. Ognuno di loro ha una meta da raggiungere, ma non devono mollare, perché appena l’attenzione cala... qualcosa di pericoloso li aspetta.

Parlaci della tua esperienza nel mondo dell'editoria, come mai hai puntato sull'autopubblicazione su Amazon e sull'esclusiva edizione digitale? 
 
Finito il romanzo e l’editing mi sono scontrata subito con la questione della pubblicazione. Già per me era assurdo che le più grandi non accettassero il file, ma che pretendessero il malloppone stampato, ma siamo nel Medioevo o cosa? Io già da tempo leggevo tranquillamente in PDF. Ho così deciso di stampare solo per due di queste case editrici, perché il costo dell’operazione non è indifferente, se poi ci aggiungiamo anche la coda in posta e il personale delle Poste... ah beh! Un’altra molto conosciuta accetta PDF e quindi ho mandato il materiale. Non volevo rivolgermi ad editori piccoli non per sfiducia, ma perché i loro libri rimangono spesso nascosti in un cantuccio della libreria e i prezzi di vendita dei libri sono comunque eccessivi. Capisco il lavoro che ci sta dietro, sono la prima a rendersene conto, ma chi ha voglia di sborsare 16€ per una sconosciuta? Di questi tempi poi la gente dedica le spese a bisogni più tangibili di un romanzo. Poi, spesso anche quando sono disponibili gli ebook il prezzo è ridicolo... 5€ o di più per un file che tante volte è anche zeppo di refusi? Fosse un file con immagini e ricco di contenuti interattivi lo acquisterei, altrimenti secondo me è troppo, lo scopo del digitale è anche abbattere i costi. Insomma se io stessa non sono disposta a pagare per certe cose, perché dovrei aspettarmi qualcosa di diverso dagli altri? Ovvio che poi ognuno ha la sua opinione, ma credo sia più facile vendere una cosa che costa poco, soprattutto adesso.
Io sono decisamente pro ebook, ecco perché non mi sono preoccupata di trovare un servizio di stampa tipo Lulu, non escludo di farlo per avere maggiore visibilità, ma io preferisco comunque il formato elettronico. Non capisco i sentimentalismi legati all’odore della carta ecc, non stiamo parlando del Codex Argenteus o di chissà quale manoscritto prezioso, parliamo di romanzi prodotti industrialmente e nemmeno del lavoro di qualche antiquario o mastro rilegatore! La mia casa è piena zeppa di libri e amo vederli tutti in ordine nella libreria, non rinuncerei mai alla mia collezione di Tolkien in varie lingue, ma dopo un po’ lo spazio finisce. Per me libro e book possono convivere tranquillamente, ma per comodità preferisco l’ebook. Personalmente viaggio molto sia per lavoro che per piacere e per tempi lunghi e non posso pensare di riempire la valigia di libri. L’ebook reader è uno degli acquisti più intelligenti che abbia mai fatto! Poi ha anche i dizionari integrati e per me che leggo quasi sempre in lingue diverse dall’italiano, questo è un piacere irrinunciabile.
Ritornando all’editoria... alla fine ho atteso un anno e ho ricevuto solo tanto, tantissimo silenzio e un rifiuto, quindi ho deciso di fare da me e di smetterla di perdere tempo. Non credo di aver scritto il bestseller del secolo, ma ci ho speso tempo ed energia, quindi mi fa piacere che veda la luce del giorno e che possa far passare qualche ora di svago a qualcun altro.

Hai mai partecipato a qualche concorso letterario?

No, curavo il giornalino della scuola alle medie e basta.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro in ambito letterario? 
 
Io continuo a scrivere perché mi vengono in mente delle trame, se le riterrò meritevoli le pubblicherò; si tratta sempre di fantasy e urban fantasy... scrivere di luoghi senza magia e creature strane non mi interessa proprio.
Ho in cantiere molte altre storie, fra cui anche un prequel incentrato su Daemon, il mio personaggio preferito.

Grazie per l'intervista, alla prossima. 
 
Grazie a te!

ANTEPRIMA: Fanfiction club - Uomini belli e altri disastri


Titolo: Fanfiction club - Uomini belli e altri disastri
Autore: Criminal Pepper
Pagine: 263 p. 
Prezzo: € 2,68 (solo in versione digitale su amazon)
Editore: Auto-pubblicazione su Amazon a cura di MRT (Mirella Tiberi)
Genere: paranormal romance
Scheda su Anobii: non presente

Trama: Si può essere una strega senza saperlo? Mina è pronta a giurare di no, però non è facile sfuggire ad un cacciatore di demoni convinto del contrario, soprattutto se ha l’aspetto e il carattere di Roy. Lei è normale, bassina, rotondetta e non del tutto stupida, quindi sa per certo di dover stare alla larga dalle assurdità sul soprannaturale e soprattutto… da un uomo tanto bello e sfrontato arrivato da chissà dove. Anche le bruttine hanno un onore da difendere! Eppure le basta un’occhiata per non riuscire più a smettere di desiderarlo, forse riuscirebbe a dimenticarlo solo se potesse farlo sparire schioccando le dita. Ecco, se lei fosse realmente una strega allora gli strani sogni che fa su di lui sarebbero veri e le basterebbe tenerli nascosti per lasciarlo morire. O forse potrebbe farlo addormentare profondamente come nelle favole per baciarlo mentre non se ne accorge. Mina fa quel che va fatto in casi di emergenza emozionale: smette di pensare e si tuffa a scrivere fan-fiction  sprofondando nella storia di Gilbert De Vries come fosse una vasca di acqua calda. Gilbert invece è freddo come il marmo e seducente come un peccato mortale. Gilbert è splendido quanto Roy ma le appartiene completamente, perché lo ha creato. Gilbert non è umano, è un vampiro… e all'improvviso oltre lo schermo del computer qualcosa sfugge al controllo di Mina sgusciando nel mondo reale. Si può essere una strega senza saperlo? Ora che avverte una presenza inquietante nelle ombre, ora che i suoi amici si comportano in modo sempre più strano e che persino la comunità virtuale FanfictionClub rivela dei segreti allarmanti, Mina non ne è più tanto sicura. Dovrebbe credere ai sogni e mettere in guardia l’unico uomo che potrebbe salvarla? O forse se gli dicesse tutta la verità sarebbe proprio lui ad ucciderla?

Note sull'autore: Criminal Pepper vive in cima ad una torre, ha un debole per la scrittura e da anni inventa storie che condivide con amici più o meno lontani. Fanfiction club è il primo dei suoi romanzi che viene pubblicato e ne è felice, perché il fantasy ha sempre avuto un posto speciale nel suo cuore e perché considera il mondo delle fan-fiction una meraviglia stupefacente e sottovalutata.

USCITO: 3 DICEMBRE 2012

Disponibile su Amazon:  qui

giovedì 6 dicembre 2012

INTERVISTA A: Alessandra Paoloni

Intervista a Alessandra Paoloni

Visto la recente uscita del romanzo "La discendente di Tiepole" oggi mi fa piacere intervistare l'autrice Alessandra Paoloni. Abbiamo avuto l'onore di averla come una delle autrici dei racconti della nostra antologia Stirpe Chimerica Vol.1, e ora la conosceremo meglio con quest'intervista veramente molto interessante.
Per avere maggiori info sul suo nuovo romanzo potete leggere la mia ANTEPRIMA a questo link: http://cluburbanfantasy.blogspot.it/2012/11/anteprima-la-discendente-di-tiepole.html
Oppure andare nel sito internet dell'autrice: http://paolonialessandra.blogspot.it/

Ciao Alessandra grazie di aver accettato di rispondere a qualche domanda. Partiamo subito, la domanda di rito, come è nata in te la passione per la scrittura e quando hai iniziato a scrivere?

Io ringrazio innanzittutto te Stefano e tutto lo staff del blog "Club Urban Fantasy" per questa intervista, e vi faccio i complimenti per il lavoro che svolgete per noi autori emergenti e non solo.
La scrittura come mi piace sempre ricordare è nata con me. Ho iniziato a scrivere da giovanissima, e all'inizio "rubavo" i personaggi dei libri che leggevo per reinventarmi delle storie nuove. Poi ho capito che creare storie e mettere a lavoro la fantasia mi faceva stare bene, e ho iniziato a creare dei mondi che fossero tutta farina del mio sacco. All'inizio la scrittura per me era una cosa molto privata, segreta quasi. Poi ho iniziato ad avvertire il bisogno di farmi leggere, o almeno sapere cosa ne pensava la gente di quello che mettevo nero su bianco. E mi sono decisa a vent'anni più o meno di fare quello che chiamavo il salto, cioè espormi. E da allora non mi sono più fermata.

Hai un genere letterario preferito, qualche autore a cui magari ti ispiri?

Il fantasy è il genere in cui più mi rispecchio, ma leggo di tutto. Il fantasy mi aiuta a descrivere per mezzo di metafore concetti che non saprei forse esprimere diversamente. L'autore che mi ha ispirato un mondo come quello de La Stirpe di Agortos è ovviamente Tolkien. Ma adoro anche l'urban fantasy, o paranormal fantasy, e per questo invece trovo ispirazione in Poe Lovecraft o Stoker. Senza dimenticare un mostro sacro della letteratura contemporanea che è King.

Visto il nome del nostro blog, "Club Urban Fantasy", la domanda è di obbligo, ti piace l'urban fantasy come genere?

Come dicevo prima, l'urban fantasy è l'altro genere per il quale vado matta. Tant'è che ho preso anche a scriverlo. Vorrei ricordare un'altra autrice che ho apprezzato moltissimo e che è la Kalogridis. Più che urban fantasy per young adult adoro i classici e chi si rifà ai classici.

Essendo una sostenitrice delle nuove tecnologie, ti volevo chiedere ti capita di leggere e-book o preferisci le versioni cartacee?

Io ancora non sono munita di lettori ebook, ma ho deciso di prenderne finalmente uno. A dir la verità io sostengo ancora il cartaceo; penso non ci sia paragone tra un libro che puoi toccare e sfogliare con mano (e annusare) e uno strumento tecnologico che all'apparenza sembrerebbe quasi sterile e anonimo. Ma ho deciso di provarlo per tenermi al passo coi tempi, anche perché ci sarebbe un discorso economico di fondo da fare: l'ebook costa molto meno del cartaceo. E ci sono moltissimi libri che mi incuriosiscono, ma non ce la farei mai a comprarli tutti.

Hai esordito con una raccolta poetica "Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento" (tra l'altro con una copertina stupenda, come tutte le altre del resto) sei poi però passata a due romanzi fantasy “Un solo destino” e “Heliaca la pietra di luce”, come mai questa virata?

La copertina che si trova su lulu l'ha realizzata Elisabetta Baldan, ma questo non credo ci sia bisogno di dirlo.
Quando ho pubblicato i monologhi avevo già scritto parte di "Un solo destino". La scelta dei monologhi è stata casuale, e non mi aspettavo nemmeno che venissero publicati a dir la verità. I monologhi sono nati per caso, scritti in pochissimo tempo in un periodo infelice della mia vita, e mandati a una casa editrice quasi per gioco. A quei tempi non sapevo ancora come funzionava il mondo dell'editoria e facevo le cose in maniera molto sprovveduta. Quando ho pubblicato i monologhi avevo pronto "Un solo destino" e l'ho mandato a una diversa casa editrice, ed è stato pubblicato anche quello. Il 2008 è stato per me un anno pieno di sorprese perché ho esordito con un libro di poesie, inviato la prosa e iniziato la stesura de "La discendente di Tiepole". Più che una virata il mio è stato un lavoro su diversi fronti, un po' come sto facendo ora ma con più accortezza e coraggio.

Come nasce l'ispirazione in te per un romanzo? Preferisci schematizzare l'evoluzione della trama o andare di getto?

In genere parto con uno schema che poi alla fine non rispetto mai. Dipende tutto dalla storia, a volte inizio un libro del quale già ho in mente la fine, altre volte invece durante il corso della scrittura cambio spesso trama e finisco in un punto che nemmeno immaginavo esistesse. Penso a volte di avere già la storia completa nella testa, che scopro piano piano mentro sto davanti al pc a scrivere. Però mi apppunto i personaggi con le loro caratteristiche, a volta anche qualche situazione particolare; questo per non fare confusione e non contraddirmi.

Per l'ambientazione ti rifai ai luoghi che conosci o preferisci descrivere luoghi in cui non sei mai stata?

Dipende. Per l'Egucron (il mondo della Stirpe di Agortos) ho lavorato molto di fantasia, anche se alcuni scenari naturali li si possono ritrovare nelle campagne che circondano il mio paese. Mentre Tiepole in realtà geograficamente parlando è sì un paesino che conosco (anche se vi ho apportato qualche modifica naturalmente). Anche per i personaggi mi sono rifatta a persone che conosco, ma delle quali per ovvie ragioni non posso rivelare l'identità.

Tra i vari personaggi di cui hai scritto in questi anni, qualcuno ti è rimasto dentro in modo particolare?

Senza ombra di dubbio Agortos. Lui mi "perseguita" da anni oramai. All'inizio, quando è nato prima ancora della stesura di Un solo destino che poi è diventato La Stirpe di Agortos, era un personaggio diverso da quello descritto nel libro. Poi con la stesura del primo libro ha assunto la forma e la personalità che ha oggi. Agortos è un uomo curioso, che non si ferma all'apparenza delle cose e rifiuta una vita di routine. Quando scopre il lato magico del suo mondo non esita a stipulare con la Natura il Patto che poi interesserà anche la sua generazione. E sebbene i romanzi della Stirpe narrino più delle avventure della sua discendenza, non escludo la possibilità di parlare di lui un giorno, magari in un'opera che riguardi lui soltanto. Mi interesserebbe davvero molto approfondirlo perché ora vive solo nella mia testa e nella memoria dei suoi discendenti.

A quale dei tuoi romanzi sei maggiormente affezionata?

Sebbene adori i miei due ultimi romanzi, il libro al quale sono più legata sono i Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento. In quest'opera più che la mia fantasia ho messo la mia anima, e alcuni dei miei pensieri che altrimenti non avrei osato confessare.

Tra le case editrici con cui hai pubblicato fin ora, con quale ti sei trovata meglio?

Ho cambiato parecchie case editrici ma non perché non mi trovassi bene con loro, ma perché volevo esplorare e conoscere meglio il mondo della piccola editoria lavorando quindi con persone diverse. Non mi sono trovata male con nessuna di loro, ma posso dire che ho un rapporto molto amichevole con l'editrice della Butterfly (la ce de La discendente di Tiepole) perché è una ragazza giovane come me, e inoltre è molto dinamica e intraprendente.

Com'è il rapporto con i tuoi lettori?

Io adoro ogni mio singolo lettore! Sono sempre pronta a rispondere ai loro messaggi, e con alcuni di loro ho instaurato anche un bellissimo rapporto di amicizia. Noi scrittori non saremmo niente senza i lettori, ma non solo perché acquistano e leggono le nostre opere ma perché danno vita ai nostri libri. Si immedesimano nei personaggi che ho creato e magari ne detestano alcuni. Oppure mi danno dei suggerimenti, o mi fanno notare cose (anche cose che riguardano me stessa) che altrimenti non avrei notato. Davvero: se solo potessi stringerei la mano a ciascuno di loro, uno ad uno.

"La discendente di Tiepole" è il tuo quinto romanzo, e il tuo primo paranormal fantasy, ci puoi descrivere l'evoluzione del progetto?

La discendente di Tiepole nasce nel lontano 2008, l'anno del mio esordio. Ricordo di aver letto Twilight in quel periodo e mi balenò nella testa l'idea di scrivere un romanzo di intrattenimento, un libro che mi facesse divertire dopo l'esordio più maturo e serio dei monologhi. Così diedi vita alla discendente. E' fino ad ora il libro più lungo che io abbia mai scritto (quasi 400 pagine) e mi ricordo che mentre scrivevo ho variato molte volte la trama proprio perché mi divertivo a giocare coi personaggi e con le situazioni. Ho impiegato parecchio a scriverlo, e il testo ha subito svariate correzioni; ma c'è stata prima la pubblicazione dei monologhi e poi dei romanzi della Stirpe, e dunque questo progetto è rimasto nel pc per anni. Poi ho incontrato la Butterfly Edizioni, una CE fatta soprattutto da giovani, e mi sono detta "ok voglio provare a mandare qualcosa, e ho proprio nel pc l'opera che fa al caso mio e forse al caso loro". E infatti così è stato e finalmente la storia di Emma e dei maledetti ha visto la luce.

Come sono i personaggi protagonisti di "La discendente di Tiepole"? Qualcuno ti assomiglia in qualche aspetto?

Nella discendente si muovono molti personaggi, a volte anche nella stessa scena. Coordinare il tutto non è stato semplice, perché i protagonisti hanno delle personalità e delle storie molto diverse tra loro. Ci sono da una parte i ragazzi maledetti da un potente sortilegio della nonna di Emma (la protagonista del romanzo) che sono costretti a mutare in esseri soprannaturali alcuni vicini alla tradizione popolare (vampiri, lupi mannari ecc); poi abbiamo i Tiepolesi alcuni dei quali conservano arcani segreti, la famiglia di Emma che da Roma arriva nel paesetto di Tiepole dove vengono a scoprire verità sconcertanti. E infine c'è Emma, la ragazza comune che sognava di andare all'università e che invece si ritroverà costretta a fare i conti con il rischio di essere uccisa ogni giorno e con una maledizione che pende sulla sua testa.
Emma è il personaggio forse che mi assomiglia di più. E' una ragazza semplice, legata alla sua famiglia, che crede nell'amore e nell'amicizia. E faticherà ad accettare questa nuova realtà di tenebre ma che sancirà definitivamente la fine della sua adolescenza e l'entrata nel mondo degli adulti. Questo rappresentano infatti i maledetti: la trasformazione da ragazzi in uomini. 
 

Avendo già pubblicato cinque romanzi, ti senti di essere per cosi dire "arrivata"? O credi che ci sia sempre da imparare?

Arrivata? Io ho appena iniziato! C'è sempre da imparare! Diciamo che queste prime pubblicazioni per me fanno parte di una lunga gavetta, un'esercitazione. Posso dire di iniziare a fare sul serio solo ora. Mi sono data parecchio da fare, ma il mio cammino è lungo. Voglio fare di più, voglio fare di meglio perché scrivere è forse l'unica cosa che mi rende felice nella vita.

Progetti per il futuro?

Moltissimi. C'è la seconda generazione da rivedere e scrivere, inoltre c'è da chiedersi se le avventure di Emma si concluderanno con questo primo libro della discendente. Poi mi tengo in allenamento con concorsi di racconti, insomma non mi fermo mai. Come dico sempre devo rendere giustizia ai personaggi che mi nascono nella testa. Se non lo facessi mi farebbero impazzire, ne sono certa.

Grazie di tutto, alla prossima

Grazie a te Stefano! E un saluto a tutti i lettori del blog!





ANTEPRIMA: L'ombra del sole

Titolo: L'ombra del sole
Autore: Eva Fairwald
Pagine: difficile da stabile con amazon
Prezzo: € 0,89 (solo version e-book)
Editore: auto-pubblicazione
Genere: urban fantasy young
Scheda su Anobii: non trovata

Trama: Dora è una ragazzina come tante, ma un giorno la sua quotidianità viene sconvolta: un demone la attacca. Un ragazzo la salva e la costringe a seguirlo alla Biblioteca Storica, quartier generale dell'Unione Segreta. In una dimensione parallela l'Impero del Sole ha sottomesso tutti gli altri popoli. Perché l'Impero ha inviato dei sicari sulle tracce di Dora? Chi è quel ragazzo? Cosa vogliono da lei?


Note sull'autore: 
Eva Fairwald è amante della scrittura da diversi anni, L'ombra del sole rappresenta il suo primo romanzo pubblicato. Ama i libri storici, fantasy, di avventura, urban fantasy, resoconti di viaggio e i classici. Ama leggere un po' di tutto e non si fossilizza su un solo genere. Laureata in lingue straniere, altra passione per lei è la traduzione. Proprio perché comprende come la traduzione di un testo sia problematica, predilige leggere sempre in lingua originale Appassionata di telefilm e film, ama viaggiare. L'ombra del sole è il suo primo romanzo urban fantasy per ragazzi, auto-pubblicato e interamente auto-prodotto  lei stessa afferma "Credo nella diffusione dei libri in formato elettronico e senza DRM. Io stessa, ormai, leggo prevalentemente sull'ebook reader e preferisco di gran lunga gli ebook ai libri tradizionali... anche perché i miei scaffali, armadi e ripostigli sono zeppi di libri e poi viaggio molto e ritengo che il digitale sia la soluzione perfetta per il mio stile di vita."

Biografia tratta dal sito internet dell'autrice: http://evafairwald.blogspot.it/

La mia opinione: 
L'ombra del sole è il primo romanzo dell'autrice emergente Eva Fairwald, auto-pubblicato su Amazon e altri siti di vendita e-book (disponibile in altri formati, come pdf, oltre che per kindle. Per maggiori info andate nel sito dell'autrice), è disponibile solamente in formato digitale. L'autrice infatti vuole puntare tutto sulle nuove tecnologie. Ben vengano autori emergenti che puntano su ciò. Con una piccola spesa, meno di un euro, ci si può svagare e leggere qualcosa, la cultura e l'amore per la lettura non dovrebbe essere un bene di pochi. Con la crisi e i pochi fondi a disposizione si capisce bene come il mercato dei libri cartacei ne risenta, ma le nuove tecnologie, con i prezzi molto vantaggiosi per gli e-book e il risparmio che promettono, rendono leggere non più un lusso per pochi. L'ombra del sole è un urban fantasy pensato per un pubblico giovane. Ambientato in parte in Italia ai giorni nostri e in parte in una dimensione parallela, dove la magia è una realtà e convive con la tecnologia. La copertina del romanzo è stata realizzata dalla stessa autrice, con una foto scattata da sè nel suo paese. Il castello presente nella copertina è un luogo chiave per il romanzo. Il testo si presenta scritto in terza persona con narratore esterno, ma onnisciente, per fornire sempre una panoramica dei pensieri di tutti i personaggi coinvolti e una buona visione d'insieme. Non vi sono descrizioni lunghe, le scene non sono mai troppo cruente. Grande spazio viene dato ai sentimenti, ma senza scene spinte, per questo è consigliato a un pubblico di giovani lettori. La trama è interessante, chi non vorrebbe vivere, almeno una volta nella sua vita, una magica avventura, essere nei panni della protagonista Dora?

USCITA: 28 Novembre 2012

lunedì 3 dicembre 2012

INTERVISTA A: Francesca Gonzato Quirolpe

Intervista a Francesca Gonzato Quirolpe
“Una sferzata elettrica attaccò tutti i sensori del mio corpo, mentre il cuore aumentava la sua corsa
a ritmi impensabili. Non fui preda della paura, perché quella non se n’era mai andata; ma avevo
preso coscienza di una nuova tremenda realtà: quel viso, stupendo e spietato, era il mio. Proprio
come mi era parso di notare sulla superficie dello specchio un attimo prima. Davanti a una tale
evidenza, la sintesi fu immediata: di qualunque cosa si trattasse, noi due ci appartenevamo. Io ero
lei, lei era me. Io ero la sua Mirror, lei era la mia Lover”.

Titolo: Reflections
Autore: Francesca Gonzato Quirolpe
Pagine: 314 p., brossura, 2011
Prezzo:  € 16,00 (versione cartacea) € 6,99 (e-book)
Editore: Pendragon (collana: I vortici)
Genere: Incrocio tra il fantasy e il romanzo rosa 
Scheda su Anobii: qui

Trama: Rachele è una ragazza bellissima ma molto insicura, incapace di vivere con coraggio i propri sentimenti. Non sa di essere una mirror e non immagina che in una dimensione parallela vive il suo doppio: una lover orgogliosa e tenace, diversa da lei soltanto per la sua pelle color lilla e le protesi da combattimento generate dal suo corpo. Quando Rachele inizia, tra mille paure, a vivere una travolgente storia d'amore con l'affascinante Tommaso, infrange la legge che governa i mondi dei lover e dei mirror. Ci penserà la magnifica creatura venuta dall'universo alieno a svelarle come funzionano le emozioni umane, attraversando, per farlo, lo spazio immenso che le divide.




Note sull'autore: Francesca Gonzato Quirolpe vive a Schio, in provincia di Vicenza, con il marito e i loro due figli. Laureata in Economia e Commercio, dirige l'azienda di famiglia. Reflections è il suo primo romanzo.  
Pagina di facebook dedicata al romanzo:
www.facebook.com/pages/Reflections/240517089334029
Sito internet ufficiale dell'autrice: http://francescagonzato.com/

L'intervista:
Ciao Francesca Gonzato Quirolpe, benvenuta nel mio blog, grazie per l'opportunità concessami di poterti intervistare. Ci farebbe piacere se ti presentassi ai nostri lettori.
Grazie a voi e a tutti i vostri lettori. Per me è una gioia potervi parlare del mio Reflections.

Parlaci di te come persona. Cosa ti piace fare in generale, quali sono le tue passioni?
Conduco una vita abbastanza normale e mi ritengo molto fortunata. Sono sposata con Andrea e ho due figli: loro sono la mia gioia e la mia forza. Sono laureata in Economia e Commercio e lavoro nell’azienda di famiglia. Quando non faccio la moglie/mamma e l’imprenditrice, mi dedico alle mie passioni: la lettura e la scrittura. Amo anche viaggiare e conoscere culture diverse, adoro la buona cucina e mi piace tanto il cinema.

Il tuo rapporto con la scrittura? Che cosa rappresenta per te?
Scrivere è una passione che mi diverte, mi rigenera, mi consente di esprimere me stessa senza limiti o misure. Ho sempre avuto un rapporto quasi fisico con la scrittura, cercando le penne più scorrevoli, elaborando le calligrafie più eleganti, collezionando blocchetti e moleschine per gli appunti. Oggi, utilizzo il computer ma il pathos non è, per questo, diminuito: a volte penso che le mie dita non riescano a star dietro alle idee e quindi batto sulla tastiera con irruenza rapace.

Avendo due figli e lavorando nell'azienda di famiglia, quando trovi il tempo per scrivere?
Il tempo sbuca fuori di sera, dopo aver messo a letto i bambini. Quello è il momento in cui metto su “carta” le idee della giornata. Non è facile ma non ci sono alternative. A volte, vorrei poter solo scrivere: alzarmi dal letto, infilarmi una tuta da ginnastica e mettermi davanti al computer per ore, in compagnia di una bella tazza di caffè fumante. Poi, però, realizzo che sono proprio l’entusiasmo della mia famiglia che cresce e gli eventi di un lavoro, sempre stimolante, ad alimentale le idee del mio immaginario notturno. E quindi, ben vengano la vita quotidiana e la scrittura serale.

Hai qualche genere letterario preferito o qualche autore/autrice a cui ti ispiri?
Leggo un pò di tutto: dai classici ai fantasy, dai thriller ai romanzi di formazione. Ho una predilizione per la scrittura sudamerica, pomposa e pregna di leggende, ma ultimamente mi piace molto leggere Paranormal Romance. Credo che un pò tutti gli autori, che ho letto, mi abbiano ispirata o abbiano condizionato il mio modo di scrivere. Ho una grande stima per Stephenie Meyer, che con Twilight ha creato un mito, ma di recente sono rimasta folgorata dalla trilogia degli Hunger Games, che è riuscita a coinvolgermi totalmente. Trovo spassosissimo lo stile della Gier.

Visto il nome del nostro blog la domanda è d'obbligo, ti piace l'urban fantasy come genere letterario? Hai letto qualcosa in tal senso?
Certo, mi piace molto leggere urban fantasy e negli ultimi anni, proprio a partire dalla Meyer, ho conosciuto J. Frost, Ward, Angelini e tanti altri. E’ un genere facile, coinvolgente ed emozionante ma trovo che la figura mitologica del vampiro sia stata sfruttata in modo esasperante.

Qual è stato il tuo percorso fino a oggi? Parlaci di te come autrice.
Ho sempre desiderato scrivere romanzi ma il coraggio è giunto solo con Reflections, quando ormai di anni ne avevo trentotto. Reflections è il mio primo libro e con lui è iniziata la mia avventura con la scrittura. Prima scrivevo come giornalista per alcuni notiziari associativi e aziendali. Non mi sento, ancora, una autrice di professione e amo definirmi “scrittrice per spasso”. Detesto quando pensano che io sia un’intellettuale solo perché ho pubblicato un romanzo, infatti quando scrivo, lungi dal voler insegnare qualcosa al lettore, il mio principale obiettivo è quello di Emozionare.

Il tuo primo romanzo è stato Reflections, edito dalla casa editrice Pendragon, puoi parlarci dell'evoluzione del progetto? Qualche retroscena?
L’idea nativa di Reflections è nata mentre guidavo verso casa. E’ arrivata come una bomba e, perciò, la prima stesura è precipitata come uno tsunami, direttamente dalla mia testa alla carta. Quattro mesi, due ore al giorno e Reflections era pronto con la struttura e i capitoli che oggi vi troviamo. Sono seguite correzioni, riletture, invii a diverse case editrici e, poi, è giunta la telefonata della Pendragon. Una giornata propizia. Non ci sono grossi retroscena, l’editing della Pendragon è stato leggerissimo. Un unico cambiamento: il titolo. Il mio era in italiano.

Come mai la scelta di questo titolo? E la copertina da chi è stata fatta?
Il titolo originale era “Oltre il riflesso”, ma il mio editore riteneva fosse un pò troppo introspettivo. Inglesizzarlo, poi, lo rendeva più attraente per le giovani generazioni. Reflections sono i riflessi, attraverso i quali tutta la storia delle mie protagoniste si evolve. Con i riflessi Lover e Mirror si trasmettono sentimenti e stati d’animo, con i riflessi i loro corpi maturano e i loro spiriti acquisiscono nuove consapevolezze. Mi sembrava corretto dedicare il titolo al fenomeno che mette in contatto le due dimensioni parallele della mia storia.
La copertina è stata elaborata da mio fratello e, quindi, ne vado molto fiera, perché so da dove viene e con quanto amore è stata preparata. La Pendragon, che aveva predisposto altre bozze, quando ha visto la mia proposta ha accettato di buon grado.

Reflections è stato definito il primo romantasy italiano, perchè intreccia amore e fantasy, quale dei due generi preferisci (fantasy o rosa)?
Mi piacciono entrambi, altrimenti non avrei pensato di fonderli, ma se proprio devo scegliere voto Fantasy. In Reflections i temi sono quelli tipici del Romance e l’amore è il protagonista assoluto del romanzo, ma il contesto è parzialmente Fantasy ed è esattamente questo che fa di Reflections il capostipite di un nuovo genere letterario.

Cosa ti ha spinto a scrivere Reflections? Che messaggio vorresti dare a chi ti legge?
Con Reflections narro le vicende della stessa storia d’amore, ma vissuta su due dimensioni parallele: una umana e una fantastica. Ho tentato di vedere l’amore sotto un punto di vista alieno e perciò totalmente diverso: non più una forza irrazionale e spontanea che porta noi umani a fare qualsiasi cosa pur di ottenerlo, ma il risultato perfetto di una programmazione ben organizzata. Uomini e donne si innamorano perché i rispettivi Lover fanno in modo che succeda e nulla di ciò che sentono è, in realtà, impulsivo. Tutto è calcolato, tutto è anche prevedibile. Insomma, volevo mettere in discussione quello che per me è il sentimento perno della nostra esistenza. Chissà se la mia teoria reggerà fino alla fine del romanzo?

La protagonista del romanzo è Rachele, puoi parlarci un pò di lei? Ti assomiglia in qualcosa?
Rachele è una ventunenne, bella, di buona famiglia ed estremamente insicura. Ha un rapporto pessimo con lo specchio e questo le creerà non pochi problemi, poiché è proprio attraverso di esso che interagisce con la propria Lover, senza saperlo. La vita di Rachele subisce uno scossone provvidenziale quando incontra Tommaso, il cantante di una band, e se ne innamora. Per questo amore, in principio snobbato e temuto, Rachele si evolverà, acquisendo sicurezza e maggior autostima.
Di Rachele condivido la capacità di sintesi, l’autoironia, l’amore per la famiglia e i capelli lunghi e biondi. In passato, mi portavo appresso anche molta della sua insicurezza, sebbene il mio rapporto con lo specchio fosse tutt’altro che complicato!

Rachele non sa di essere una Mirror, cosa rappresenta per lei la scoperta di ciò?
Scoprire di essere una Mirror le sconvolge la vita (allora non siamo soli nell’universo?), ma ancor più sapere che le persone non s’innamorano per propria scelta o passione, ma perché qualcun altro, chissà in quale angolo spaziotemporale, si occupa quotidianamente di farle innamorare sulla base di selezioni e duelli programmati. E davanti a tale rivelazione aliena, come dovrebbe comportarsi una giovane ragazza insicura? Semplice: si ribella e fa di tutto per dimostrare che l’amore è la forza più potente ed irrazionale dell’universo.

Com'è la Lover di Rachele come personaggio, puoi parlarci di lei? Come sappiamo le Lover si differenziano anche per la pelle color lilla, come mai questa scelta?
RL è una donna atletica, una guerriera coraggiosa, abituata a giocarsi i sentimenti a suon di duelli cruenti e rischiosi. Non ha paura ed incarna lo spirito istintivo e impavido della sua razza, che combatte da sempre per l’amore. Rispetto le sue coetanee, però, è svantaggiata poiché la sua Mirror non le invia i riflessi necessari per maturare ed ottenere le protesi da combattimento che la renderebbero più competitiva.
I Lover sono simili ai loro Mirror umani, anche se possiedono piante spinate, pterofibre e ali. I loro arnesi di battaglia. La pelle è di varie sfumature viola, a seconda della maturità del Lover e del numero di riflessi ricevuti. Attraverso la pelle assorbono i riflessi umani, facendone buon uso. Trovo che il lilla sia un colore seducente ed ho creduto fosse adatto per ricoprire queste creature immaginarie che seducono per mestiere.

Com'è la realtà dove vive la Lover?
I Lover vivono in un mondo parallelo che assomiglia molto al nostro, ma è più rozzo, selvaggio poiché è la natura a prevalere su tutto il resto. Anzi, in Reflections la natura diventa alleata, maestra di vita e complice di emozioni. I Lover si allenano fra gli alberi secolari delle foreste silvestri, si tuffano dalle scogliere per imparare a volare, si congiungono fra le rocce profumate di cave carsiche. Il rapporto di RL con l’ambiente che la circonda è viscerale e lei si ritiene, né più né meno, parte di esso.

Come da te comunicatoci nel 2013 uscirà il sequel di Reflections, sarà edito sempre dalla casa editrice Pendragon? Puoi svelarci qualcosa in merito a questa nuova uscita?
Il sequel è pronto, mancano le ultimissime correzioni e mi auguro che venga edito da Pendragon per dare continuità e perché con loro mi sono trovata molto bene. Posso svelarvi che sarà un pò più Fantasy e un pò meno Young.

Hai altri progetti in cantiere, oltre appunto al sequel sopra citato?
Ho un’idea abbastanza nitida in testa, si tratta di qualcosa di nuovo e rientrerebbe a pieno fra gli Urban Fantasy (tanto per confermare la mia simpatia per il genere). Non vedo l’ora di iniziare.
Sto anche collaborando ad un romanzo scritto a più mani, di cui, per ora, non posso svelare nulla.

Hai mai partecipato a qualche concorso letterario?
No, mai. Mi piacerebbe farlo ma anche questo richiederebbe tempo e a me restano sempre e solo le ore notturne!

Per ultimo ti vogliamo chiedere di parlarci della tua esperienza nel mondo dell'editoria. Che cosa pensi di tutto ciò che fa parte dell'industria del libro e qual è la tua personale esperienza? Ti capita di leggere e-book?
Premetto che la mia esperienza con il mondo dell’editoria è iniziata nel migliore dei modi, avendo trovato una casa editrice seria e ben organizzata.
Non dico nulla di nuovo affermando, però, che il mondo dell’editoria tradizionale è in forte crisi. La gente legge sempre meno e in modo diverso. E quindi, ecco sbucare l’e-book: un’alternativa veloce, economica e moderna al libro cartaceo. Era un’evoluzione necessaria e non sono assolutamente contraria alla diffusione degli e-book: il mio romanzo è anche in versione digitale. Io sono una romanticona collezionista che ama tenere il libro fra le mani quando legge e collocarlo in libreria, come un trofeo, quando l’ha finito. Ma non posso negare che leggere su reader sia comodissimo e perciò compro il cartaceo dei libri che ritengo si debbano possedere fisicamente e leggo su reader le storielle più leggere.

Grazie per l'intervista, alla prossima.
Grazie a voi, un saluto anche ai lettori e a presto, Francesca.

PRIMA COPIA: Stirpe Chimerica Vol.I

PRIMA COPIA DELLA NOSTRA ANTOLOGIA

Voglio mostrarvi in esclusiva la prima copia della nostra antologia, Stirpe Chimerica Vol.1, che ci è arrivata a casa qualche giorno fa. Mi ero dimenticata di pubblicare le foto e anche se sono passati alcuni giorni mi fa sempre piacere rendervi partecipi di ciò. Per chi non lo sapesse l'antologia è uscita il 15 di novembre 2012, come auto-pubblicazione su lulu.com. Ecco il nostro duro lavoro finito. 

Questo è il davanti, con la bellissima copertina...

Qui abbiamo il retro, che fa anche lui la sua figura...

 La prima pagina con il titolo...

 Al seguente link troverete il trailer, clicca qui
Al seguente link invece la recensione di Fantasy Planet, clicca qui

Mi scuso per la qualità non eccelsa delle foto, ma sono state scattate dal cellulare, non possedendo per il momento una macchina fotografica decente.
Per chi volesse acquistare l'antologia 
(per chi è interessato fino al 5 di dicembre le spese di spedizioni sono gratuite), 
può trovarla nella nostra 
VETRINA DI LULU.COM a questo indirizzo: 

sabato 1 dicembre 2012

RECENSIONE: Stirpe Chimerica Vol.1


Titolo: Stirpe Chimerica Vol.1 
Autore: Autori Vari, Angela Visalli e Stefano G. Muscolino (curatori dell'antologia) 
Pagine: 152 o 183 p. (dipende dal formato scelto per il cartaceo) 
Prezzo: € 8,50 (cartaceo) € 1,29 (e-book) 
Editore: autopubblicazione su lulu.com 
Genere: antologia di racconti fantasy 
Scheda su Anobii: qui

Trama: Ventidue racconti nati dalla passione per l'urban fantasy si susseguono in quest'antologia, scaturita grazie al concorso indetto dal blog Club Urban Fantasy. Il tema centrale è l'incontro tra l'essere umano e la controparte fantastica, meglio chiamata "chimerica". Le creature utilizzate variano dalle sirene ai fantasmi, dai folletti ai nephilim, dagli unicorni ai demoni. Storie che vi faranno sprofondare in un nuovo mondo, dove la fantasia si mischierà alla realtà. Le emozioni: paura, gioia, amore, dolore si intrecceranno nel vortice della narrazione e vi accompagneranno attraverso tutta la lettura. Tutto ciò è Stirpe Chimerica. Antologia a cura di: Angela Visalli & Stefano Giovanni Muscolino. Editing e impaginazione a cura di: Michael D. Acciaio. Copertina a cura di: Elisabetta Baldan

Note sull'autore: 
Angela Visalli: Appassionata di cinema horror, anime, telefilm, adora i gatti e i suoi gatti in particolare. Mamma premurosa ed attenta, nei momenti liberi ama naturalmente leggere, ed è un'appassionata di Urban Fantasy. Per questo ha creato il blog Club Urban Fantasy, in cui recensisce libri (soprattutto di autori emergenti). Nel blog è stato indetto il primo Concorso di Racconti Brevi di genere Fantasy da cui è stata tratta l'antologia Stirpe Chimerica Vol.I.
 
Stefano G. Muscolino: Appassionato di scrittura, è autore di un libro a tema piratesco/fantasy Occhio della dea (per il momento fuori commercio, spera prima o poi di pubblicarlo nuovamente) e gestore dell'omonimo blog Occhio della dea in cui organizza eventi di poesia e concorsi letterari. E' l'ideatore del concorso di racconti brevi di genere fantasy organizzato sul blog Club Urban Fantasy, da cui è nata appunto l'antologia Stirpe Chimerica Vol.1.

 
TITOLI/AUTORI dei racconti
Notte di luna nuova - Michela Papagno
La prova - Alessandra Paoloni (Elisabeth Gravestone)
Batuffolo - Cesare Cuzzola
La cecaelia - Alexia Bianchini
Interview with the devil - Eleonora Pescarolo
Finché morte non ci unisca per sempre - Carla Marino
Viaggio verso te: fino all'anima - Manuel Malavenda
Il lamento perduto - Prisca Turazzi
Spring-heeled Jack, la genesi - Samantha Baldin
Il sogno di Eric - Eledie Eledhwen
Primavera a Parigi - Camilla Demontis
Una semplice questione di vendetta - Simone Brescia
Il drenatore - Lorenzo Crescentini
Gocce d'acqua salata - Crystal Shanesilver
Il buio dentro me - Anna Grasso
Una nuova vita per Violetta - Erika Bissoli
La sua voce in un respiro - Miriam Tocci
Cuore tenero - Erica Berselli
A un passo dalla morte - Daniele Imbornone
Imprevisti e sogni - Michael D. Acciaio
The curse of the desert - Stefano G. Muscolino
Duk, il folletto dispettoso - Angela Visalli

La mia opinione:  
Uscita il 15 di novembre dello scorso mese, la nostra antologia Stirpe Chimerica Vol.1 è composta da ben ventidue racconti, nata grazie al concorso indetto dal nostro blog "Club Urban Fantasy". Si sono cosi scelti i migliori racconti pervenutici e giudicati da una giuria.
La classifica finale con il podio e tanto duro lavoro hanno portato alla composizione di quest'antologia.
Il tema centrale per tutti i racconti è l'incontro tra una creatura immaginaria, appunto "chimerica" e l'essere umano. L'incontro poteva essere presentato sotto molteplici aspetti e così è stato, per cui possiamo trovare storie d'amore come di vendetta. Le creature utilizzate sono tutte diverse fra loro e molto particolari, non si sono utilizzati i classici stereotipi del genere.
L'ordine dei racconti nell'antologia rispecchia l'ordine di arrivo dei partecipanti al concorso, tranne per le menzioni speciali (alcuni racconti segnalati per le menzioni speciali sono stati introdotti nell'antologia) e per i racconti dei giudici. Angela Visalli sono io, l'admin di questo blog, mentre Stefano G. Muscolino è l'autore del blog "Occhio della dea" e già in passato aveva organizzato altri concorsi del genere. Di solito si organizzavano concorsi di poesia e aveva fatto anche qualche altro piccolo concorso di narrativa, ma la voglia di fare qualcosa di grande era tanta, per cui siamo molto soddisfatti per come le cose siano andate. Un grazie enorme naturalmente va a tutti gli autori dei racconti, alla nostra bravissima illustratrice che per la copertina ha fatto proprio un ottimo lavoro e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto. Nei primi due racconti dell'antologia ritroviamo due figure tratte dalla tradizione biblica come Lilith (prima moglie di Adamo, prima di Eva, secondo la tradizione ebraica) e i Nephilim (incrocio uomo-angelo). Le altre creature presenti variano; abbiamo un coniglio extradimensionale arrivato al terzo posto al concorso di Cesare Cuzzola, demoni, draghi, un commovente racconto con protagonista una sirena, folletti, Banshee, Furie, Ombre, Fantasmi. Passando per un personaggio ispirato alla cronaca della Londra vittoriana come Jack il saltatore o a demoni seduttori di povere fanciulle come Satanachia, o ancora esponenti della mitologia nordica come il lupo Fenrir. Altre ancora riprese dai giochi di ruolo, come il Tiefling o dalla tradizione tolkieniana come l'Ent, creatura a metà strada tra l'albero e l'uomo. Vari generi del fantastico vengono toccati dai racconti, dall'horror, al drammatico, al psicologico, al paradossale, ma sempre rimanendo nell'ambito del fantasy, visto i protagonisti delle storie. L'antologia è acquistabile sul sito di lulu.com, sia in formato digitale (e-book in pdf protetto) che in versione cartacea (in due formati, uno più grande in dimensioni e l'altro un pò più piccolo e anche per questo variano le pagine tra i due formati, ma il contenuto all'interno non varia). Presto l'antologia sarà disponibile su Amazon sia in versione cartacea che in versione e-book, e speriamo di raggiungere quanti più canali di distribuzione possibili.

Concludo dicendo, Buona Lettura a tutti!

VETRINA DI LULU PER L'ACQUISTO: http://www.lulu.com/spotlight/cluburbanfantasy

mercoledì 28 novembre 2012

LIBRI: Le mille e una notte

«Atmosfere incantate, sapore d'oriente e tante storie per sognare notte dopo notte per mille e una notte ed in fondo...il lieto fine a coronamento»

Titolo: Le mille e una notte, Ediz. integrale 
Autore: Dominicis A. (traduttore) 
Pagine: 959 p. 
Prezzo: € 14,90 (versione cartacea) € 4,99 (versione e-book) 
Editore: Newton Compton (Collana Grandi tascabili economici I mammut) 
Genere: raccolta di favole 
Scheda su Anobii: qui

Trama: "Le mille e una notte" è forse la più straordinaria raccolta di storie di tutta la letteratura. Il pretesto che dà luogo alla narrazione e che è all'origine del titolo è ben noto: il sultano Shahriyàr, per vendicarsi dell'infedeltà della prima moglie, fa uccidere al mattino le spose con le quali ha trascorso una sola notte. Shahrazàd, la saggia e colta figlia del visir, giovane di grande bellezza, decide di porre fine alla strage; perciò si offre come sposa al sultano, e riesce a scampare alla morte, e a salvare la vita di chissà quante altre donne, grazie alla sua intelligenza e al suo fascino: racconta a Shahriyàr una serie interminabile di bellissime storie, incastonate l'una nell'altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi. Per mille e una notte il crudele sultano ascolta rapito le avventure di dolci principesse, potentissimi re, geni dagli straordinari poteri, personaggi il cui nome è ormai divenuto celebre, come Aladino, Sindibàd il marinaio o Ali Babà. Al termine della narrazione Shahriyàr, ormai innamorato di Shahrazàd, rinuncia alla sua legge disumana e... "da tutti i paesi dell'impero salirono mille lodi e mille benedizioni al sultano e alla deliziosa Shahrazàd, sua sposa".

Sito con alcune favole presenti: http://www.arab.it/favole/milleeunanotte.htm

La mia opinione: Visto il successo della fiction Le mille e una notte di questi giorni, vi propongo questo volume, disponibile anche in formato e-book, è sempre bello perdersi in mondi immaginari ed è importante conoscere i grandi classici della letteratura mondiale. Certo leggere tutte le quasi mille pagine del volume è quasi impossibile, ma leggere una storia ogni tanto è sempre piacevole. Alcuni lamentano appunto la monotonia delle storie, che si ripetono tutte super giù simili, ma è anche vero che molte di queste storie sono famose da secoli e fa piacere leggerle nella loro versione originaria, senza lo sdolcinamento della disney. Per cui sicuramente un volume da avere nella propria libreria, a cui ispirarsi.
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